Mar&Moto

 


51° Elefantentreffen 25-29/01/2007.

Il mio primo Elefante.... iniziano tutti così le decine di report che ho letto finora ed anche il mio doveva iniziare così di conseguenza ... ma poi ..... ah si ora ho ritrovato il filo del discorso.
Tutto ha inizio circa a Natale 2005 quando a casa di mio fratello Dino guardando un pò di siti gli mostro quello dell'Elefantentreffen, di cui si parlava già da un pò, scoprendo che quello che veniva era un'edizione speciale la 50°.... in coro abbiamo sospirato oooooohhhhhh!!!! e poi mi dice: "dai Luca andiamo!", un pò perplesso ci penso ma ahimé devo declinare l'offerta che molto mi allettava causa mancanza fondi dicesi anche €uri per sistemare la moto a dovere per affrontare una simile avventura, però lo saluto promettendogli che se mi aspetta il prossimo anno ci sarei venuto cascasse il mondo.
I mesi passano ed è Luglio quando inizio a buttare giù una prima lista delle cose da portare e da comprare, anche grazie agli utili report letti fino ad allora.
Ad Agosto iniziano le cose serie insomma mancano solo 5 mesi, è dietro l'angolo ormai ed infatti proviamo la tenda e rivediamo la lista apportando continue modifiche.
Intanto io già al settimo cielo inizio a rompere i maroni a tutti i miei amici per farli venire con noi ma la risposta classica è: "tu sei matto con quel freddo, sulla neve, nemmeno se mi pagano", solo Vinicio che ha la moto solo da un anno e non ci ha mai viaggiato accetta forse proprio perchè non si rendeva conto o forse più semplicemente perchè è pazzo come Noi.  
A natale ero già nella fase ultima dei preparativi infatti la moto era a fare un ultimo tagliandino e poi da Roma avevo portato a casa di Dino a Treviso (prima tappa del ns. viaggio) la tenda, i sacchi a pelo, bombola del gas ed eravamo anche andati a fare alcune spese: diavolina, teli cerati, etc.....
Durante queste brevi vacanze convinciamo anche Dario a partecipare alla spedizione, così alla fine saremo in 4 a partire: io e Vinicio da Roma e poi da Treviso tutti e 4 assieme.
Finalmente arriva il fatidico giorno il 25 Gennaio 2007 alle 06:30 mi presento sotto casa di Vinicio già benzinato, sistemiamo gli ultimi bagagli e partiamo. La strada all'inizio è un pò trafficata poi una volta abbandonato il G.R.A. va meglio anche se di li in poi inizierà a piovigginare sempre più forte. A 3 km da Perugia prima sosta per benza, e metterci il completo antipioggia che tutto sommato fino ad allora non ne avevamo sentito bisogno; e qui mi accorgo che la tabella di marcia subirà un pò di ritardo infatti le soste ben che vada durano circa 1 ora infatti togliersi ogni volta casco, sotto casco, guanti, sottoguanti, etc.... rende l'operazione lunga.
Verso il Passo di Verghereto iniziamo a trovare anche la neve a bordo strada e nevischia ma l'asfalto è buono e le gomme mi danno molta fiducia anche nelle infide congiunzioni in ferro dei ponti la moto scorre bene come su un binario.
Alle 15:00 ca. arriviamo a Mogliano dove ci fermiamo a salutare mio zio e i miei cugini e quindi a finire di fare la spesa, la sera a letto presto 00:30!!! e sveglia ancora prima alle 03:30!!!!
Appena salgo in moto ecco che mi sbilancio e giù per terra ma porka @#@]]** va bé partiamo e dopo poco Dino inizia ad avere un pò di problemini con la batteria ma cmq alle 04:45 siamo all'autogrill dove già ci aspetta Dario; facciamo colazione mentre Dino controlla la moto e quindi concordiamo di fermarci ad Udine per cercare una batteria nuova lì, dato che c'era da aspettare un pò decidiamo che io e Vinicio andiamo avanti.
La strada durante il viaggio è sempre buona certo nevica ma non ci sono problemi andiamo a circa 80/90 km/h ed anche un pò di più ed andando avanti il tempo migliora ulteriormente così che riusciamo anche ad andare meglio e recuperiamo sulla tabella di marcia.
Lungo la strada facciamo varie soste anche perchè ero alquanto addormentato, ultima delle quali a Salisburgo e quindi usciamo dall'autostrada direzione Passau, lì chiediamo e ci indirizzano dalla parte giusta peccato che poi nell'ultimo tratto di strada ormai al buio non si vede né anima viva in giro né cartelli per il raduno quindi a culo ci arriviamo alle 18:00 passate.
Alla prima impressione entusiastica del raduno piano piano ne sopraggiunge una tutt'altro che allegra infatti lo spirito di fratellanza tra motociclisti non riesco proprio a vederlo anzi, tedeschi che ci prendono in giro solo perchè avevamo un pò l'aria smarrita, gente sui sidecar che ti sfreccia accanto rischiando di investirti, gente che rotola ubriaca sulle tende degli altri insomma non proprio quello che speravo di vedere.
Alle 22:00 circa arrivano dopo mille peripezie anche Dino e Dario, finiamo di montare il campo base e verso mezzanotte riusciamo a mangiare una zuppa calda e all'una tutti a ninna stanchi morti.
Il sabato ci alziamo discretamente tardi e considerando che Dino aveva ancora problemi, il tempo era in peggioramento e le considerazioni anzidette decidiamo di smontare tutto e partire.
Nel frattempo l'atmosfera migliora e conosciamo molti Motociclisti veri, gente con cui parlare in tutte le lingue ed anche a gesti, incontro pure
Max Biker famoso guzzista sempre in giro per l'Europa al suo 6° Elefante, intanto il tempo passa e ci abbiamo messo un sacco ed alle 16:00 quando eravamo pronti le strade erano già chiuse a causa della forte nevicata che ormai imperversava dalla mattina così che decidiamo di andare in un albergo in taxi a pochi km dal raduno.
La sera la passiamo in albergo a mangiare finalmente (era dalla cena del giorno prima che non mettevamo nello stomaco qualcosa di decente nello stomaco) qualcosa di caldo e ci siamo concessi anche una doccia ristoratrice.
La domenica sveglia presto, lauta colazione continentale con uova, pancetta, yogurt, succhi di frutta e chi più ne ha più ne metta e via di nuovo in taxi verso le ns. moto.
Qui la mia motina ha fatto un pò di bizze però dopo una bella pulitina alle candele e qualche p@@@rk di troppo parte senza neanche l'aiuto di nessuno; lasciando il raduno affrontiamo i primio km veramnete brutti con neve misto ghiaccio sulla strada che in più di un'occasione mi hanno fatto temere per me e per gli altri di andare a saggiare l'asfalto, ma per fortuna arriviamo illesi all'albergo dove ci aspettava Dario già pronto e quindi ci dirigiamo verso il primo distributore di benzina.
Il giorno prima parlando con un pò di Italiano avevamo appreso che era conveniente per le condizioni meteo passare per Monaco e quindi fare il Passo del Brennero quindi decidiamo che è meglio seguire questi consigli anche se ci faranno allungare la strada di circa 100 km.
Fino a Monaco dove ci fermiamo ad un autogrill a mangiare tutto procede abbastanza bene, anche il tempo è clemente, così decido di mandare avanti Dario e Dino che hanno un passo più svelto per guadagnare strada dati i problemi del Superteneré.
Il resto della strada per me e Vinicio procede molto bene, il tempo è buono per tutto il tragitto, non molto traffico e un bellissimo panorama lungo tutta la strada, incontriamo anche molti motociclisti di ritorno come Noi ma anche alcuni automobilisti ci chiedono dove siamo andati facendo faccie strane sentendo la risposta.
e così arriviamo alle 21:30 ca. a casa di Dino dopo 750 km ma con Ns. grande sorpresa Lui non sembra ancora arrivato ed al cellulare non risponde così andiamo a mangiare una pizza al ristorante vicino, al ns. ritorno seguirà poco dopo anche quello di Dino che causa molti e troppi problemi ha dovuto abbandonare la moto a casa di un gentile signore nei pressi di Insbruck ed è poi tornato con Dario.
Ultimo giorno io e Vinicio ci prepariamo con tutta calma, andiamo al bar a fare colazione e dopo aver perso un pò di tempo per rifornire le moto di benza ed olio partiamo con il  sole, un pò di traffico ci accompagna fino alla fine della Romea poi tutto procede meglio arriviamo a Roma alle 19:00 con 2.572 km.
Io provo pure ad andare all'autolavaggio ma trovo chiuso e quindi torno a casa con la consapevolezza dell'impresa compiuta.

Ps. dopo alcuni giorni Dino è andato a riprendere la moto in furgone con alcuni amici ed hanno così potuto constatare la simpatia e cordialità del signore Austriaco che ha tenuto nel cortile di casa la moto, in dono per ringraziare Dino gli ha offerto una bottiglia di buon vino Italiano.

Infine alcune constatazioni: il raduno in sé non mi ha entusiasmato almeno all'inizio dove ho trovato purtroppo alcuni maleducati ubriachi che hanno più volte messo a dura prova la mia pazienza, ho trovato però anche molti "Veri Motociclisti" da ogni parte d'Europa che non lesinavano un saluto, una parola od un sorriso; raccomando quindi a chiunque voglia andarci una buona preparazione anche mentale.

Il prossimo anno non so se torneremo, almeno per il momento, abbiamo deciso di provare prima gli altri raduni invernali e siamo indecisi tra il Pinguinos in Spagna a sud di Madrid e L'Altes Elefantentreffen dentro il circuito del Nurburgring.

Un caloroso saluto a tutti da Luca.

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