Mar&Moto

MOTO=LIBERTA'

Dall’inizio stesso di questa pazza introduzione potrete capire il personaggio di Matteo.
Tutto ha inizio nel lontano…insomma, a 19 anni più o meno, con la scusa d’andare a trovare un amico, mio cugino mi attira sul posteriore della sua Ducati Monster 900 seconda serie a carburatori (che bestia). La mia avventura su una moto vera comincia nello spettacolo di emozioni che quel bicilindrico e quella strada, con le sue curve miste medio veloci, incominciano a regalarmi; le mie sensazioni, i sentimenti e l'adrenalina erano ai massimi livelli, in quegli attimi mi sentivo vivo e solo grazie a quella bellissima emozione che riesce a regalarti il vento quando ti sbatte addosso, a volte facendoti quasi sentire parte di esso e con esso parte di tutto quello che fa parte della natura, del mondo, dell’immenso, di quelli che dicono che è nata prima la gallina dell’uovo e cose di questo genere. Comunque, senza divagare…

Quella gita mi donava emozioni, facendomi vincere quelle che erano le mie paure e con questa felicità addosso, mi accorsi tardi di dove eravamo arrivati. Ad un incrocio quello in cui dovevo decidere se farmi o meno la moto….. naturalmente avete capito che l’ho comprata, una bella Suzuki SV650 MY 04 che mi ha scorazzato alcuni mesi per le campagne Torinesi, prima di passare nelle mani di qualche fortunato che ora se la gode…!!! Naturalmente il digiuno di moto e adrenalina non poteva durare ancora molto e quindi non mi sono fatto scappare la richiesta d’aiuto di un mio amico che chiedeva soccorso nel liberargli il garage dalla sua vecchia FZ750.
Ma dopo quasi 2 anni con la stessa moto(che molto di più di quanto è riuscito a tenersi una donna) le mani di Matteo iniziarono a prudergli in cerca di nuove esperienze e carica di adrenalina; gira a destra e gira a sinistra ecco che ti trova un FZR del '92 immacolata con pochissimi km all'attivo e detto fatto se l'è accalappiata.

La precedente FZ750 il PK e Marylin

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VESPA MANIA!

Questa piccola creatura è stata vista la prima volta su di un furgone, intenta a raggiungere insieme a delle sorelle Arezzo, dove per sua fortuna non è rimasta più di ventiquattro ore! E’ stato amore a prima vista, la mia piccola Marylin è la seconda Vespa della mia vita, tutto sommato un po’ speciale – se mi permettete il gioco di parole – visto che da tanto sospiravo al passaggio ad uno Specialino. La prima si chiama Betty, è un PK 50 perfettamente marciante ma un po’ scansonata. Fanno parte della black betty family. Sono mezzi a cui molti non badano più, che rispuntano dalle cantine quando la primavera torna a farsi respirare e che, in un modo o nell’altro rappresentano quella che è stata la rinascita italiana nel dopo guerra, il progresso, l’Italia nel mondo ed ultimo ma non ultimo il fenomeno sociale che vedeva le donne alla scoperta delle due ruote, come mezzo di trasporto e di aggregazione (non era troppo diffuso il telefono allora). Adoro questo mezzo di trasporto che amichevolmente Duca chiama tender, su cui qualcuno mi dice di assomigliare al personaggio della Disney Pippo. L’effetto davanti ai bambini è quasi sempre sorprendente, molti rimangono quasi incantati…vuoi vedere che sembro davvero Pippo?! W la Vespa!


Marylin poco dopo l'acquisto

 

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